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(as of Jun 29, 2024 00:59:07 UTC – Details)
Perché si percorre il Cammino di Santiago? Cosa spinge migliaia di persone a camminare per giorni e giorni, a riempirsi i piedi di vesciche, a disputarsi un posto in un dormitorio insieme ad altre 20 persone e ad un solo bagno? Questa è la domanda ricorrente. Ho sentito tante risposte, dalla spiritualità che emana ogni passo del Cammino, al bisogno di penitenza, al “fare qualcosa alla moda”.
Posso rispondere per me. In primo luogo, per puro caso. Parlando con un amico che l’avrebbe percorso. Per curiosità, in secondo luogo. Per dimagrire (come Jost nel film “Il Cammino per Santiago”), in terzo luogo. Per vedere se ce la facevo, in quarto luogo. E – infine – per avere elementi di fatto per rispondere alla domanda sul perché?
No, lo dico subito, non sono un credente; rispetto – a volte invidio – chi ha la fede, ma sono inguaribilmente laico. Con la ragione non riuscirò mai a conoscere se esiste una divinità, quindi non mi sforzo. Agnostico, mi par si dica.
Non ho l’ardire di scrivere una guida, ce ne sono tante in giro, esaustive e puntuali (io ho usato quella di Luciano Callegari, il Cammino del nord) e, soprattutto ci sono tanti siti web (ad es. www.gronze.com) o App per il telefonino (come Buen Camino), nonché la manna degli uffici del turismo in loco che ti forniscono la mappa sempre aggiornata del percorso e degli ostelli aperti.
Oppure Gruppi su Facebook dove trovare e chiedere consigli come “Santiago, Cammino del Nord”:
https://www.facebook.com/groups/457593714584833/
Ma neppure voglio scrivere un diario del mio Cammino, sia nel 2018, sia nel 2019. A chi interesserebbe seguire il cammino di un singolo pellegrino?
Mi interessa più fissare nella memoria i momenti salienti, quelli che mi hanno impressionato, i ragionamenti fatti lungo il solitario cammino, quasi sempre scritti sul telefonino durante le soste o la sera negli affollati dormitori.
Ho raccolto ora questi scritti “volanti” in forma più organica per dar conto a chi avrà la bontà di leggerli, delle emozioni più grandi, delle curiosità, dei momenti salienti di una camminata non fine a sé stessa, ma volta anche a conoscere il territorio circostante, la cultura, le città, il modo di vivere della costa atlantica spagnola. Una visione un po’ più larga del sentiero del Cammino. Talvolta mi sono discostato dalle frecce gialle per qualche digressione. Talvolta mi son fermato un giorno in più, non tanto per riposare, ma per conoscere. E vi racconterò quello che ho scoperto nei due Cammini del 2018 e 2019. Purtroppo, causa COVID-19 e per lo scarso entusiasmo sopravvenuto (perché lo leggerete poi), nel 2020 niente Cammino. Forse l’anno prossimo, nel 2021, mi proporrò il Cammino Primitivo, o francese.
La prima parte, quella relativa al 2018, era stata già pubblicata su Amazon, ma – ora – al confronto della seconda parte assume una nuova veste e getta nuova luce sulle motivazioni e sulle asperità di questo Cammino.
Troverete qualche ripetizione, ma spesso sono le stesse situazioni che si ripetono e non ho voluto tagliare qualche riflessione, sol perché era la seconda volta che mi veniva in testa.
Una avvertenza, visto che questo libretto non è una guida. Tutto quello che scriverò è riferito alle esperienze personali vissute da Irun a Santillana, dal 13 agosto al 2 settembre 2018 e da Santander a Llanes, dal 4 al 12 settembre 2019. Al di fuori di questi parametri, il Cammino resta per me sconosciuto.
ASIN : B08BYQ463S
Lingua : Italiano
Dimensioni file : 7676 KB
Da testo a voce : Abilitato
Screen Reader : Supportato
Miglioramenti tipografici : Abilitato
Word Wise : Non abilitato
Memo : Su Kindle Scribe
Lunghezza stampa : 108 pagine
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